lunedì 26 novembre 2007

Nicola Vaccarezza colpito e fondato


Questo articolo ha una finalità storica. Raccontare come Nicola Vaccarezza fu colpito e come fu fondato.

La nostra storia prende le mosse a mezzogiorno del 1 dicembre 1996. Era il giorno del ventesimo compleanno di Nicola Vaccarezza. In quel momento egli si trovava saldamente abbracciato alla statua in piombo e zinco di Giuseppe Mazzini, patriota risorgimentale, posta al centro dell'omonima piazza di Chiavari, meglio nota come "piazza dei cavoli". Il Cavalcare abbracciava Mazzini a mò di valzer: entrambi i personaggi avevano un braccio teso orizzontale, tenendosi nelle mani, mentre i loro volti erano così vicini che potevano sentire il respiro uno dell'altro. Ma com'era arrivato il Cavalcare lassù? Nessuno lo sa.

Orbene accadde che la folla che nel frattempo si trovava sotto la statua prese a dire: "Ma quello rischia di farsi male, né!", "Ma che venga giù subito, né!", oppure "Ma cosa ci fa quello lì abbracciato alla statua, né!". L'assembramento di gente cresceva col passare dei minuti, e tutti avevano la faccia rivolta all'insù, e ammiravano la bellezza della coppia di patrioti.

D'un tratto alcuni giovinastri presero a divertirsi. Acquistarono frutta e verdura dagli ortolani ivi presenti e iniziarono a lanciarla contro il malcapitato Cavalcare. Fino a che arrivavano acini d'uva, il Cavalcare se ne stette abbracciato a Mazzini. Lo stesso fece quando i marrani gli lanciarono pomodori. Ancora se ne stava abbracciato alla statua allorché gli lanciarono ananas e angurie. Accadde però che i maleducati giovani iniziarono a lanciargli noci di cocco. Queste furono davvero troppo. Una di esse colpì il bel cranio di Cavalcare e immediatamente egli cadde all'indietro. Tutti videro la scena come al rallentatore: la mano di Cavalcare si staccava da quella di Mazzini, poi tutto il corpo precipitava all'indietro, sino a cadere rumorosamente sul selciato. A quel punto la folla si disinteressò di lui e tornò alla sue faccende. Nicola Vaccarezza giacque incosciente quattro giorni e quattro notti sul posto. Nel frattempo, però, la sua fervida mente non rimase inattiva. Poco prima egli aveva notato la fastidiosa presenza di guano sul corpo di Mazzini. Aveva maturato un profondo disprezzo per i piccioni che tanto strafottenti avevano scagazzato. Egli concepì, così, la fondazione di NICOLA VACCAREZZA, ossia, come è ben facile intuire, il Nuovissimo Istituto Che Opera Legalmente, Avente Varie Attività, Come la Combustione degli Animali, la Rigassificazione degli Elefanti, la Zoologia, la Zootecnìa e l'Allevamento.

Dopo poco più di dieci anni NICOLA VACCAREZZA è divenuta una multinazionale che trae ricchezza, energia e sollazzo da una fonte pressocché inesauribile: gli animali.

giovedì 22 novembre 2007

Un Vaccarezza da far paura - 12

Dopo lungo tempo, riapre l'acclamata rubrica dedicata ai più begli esemplari di Vaccarezza sparsi ai quattro angoli del globo terracqueo. A tale proposito vorremmo fare presente che alcuni di costoro sono così lontani dalla natia Via Piacenza in Chiavari perché avevano tentato, ovviamente senza successo, di mettere i bastoni fra le zampe della cavalla. L'unica loro soluzione è stata l'esilio.

Orbene, il nuovo Vaccarezza da far paura che presentiamo è Lorenzo Vaccarezza. Costui ha pensato bene di vestirsi esattamente come Carmine Amitrano, di cui è fan, e di comparire su Youtube a raccontare com'era la televisione ai suoi tempi.

Ah, che bei tempi quelli.


venerdì 9 novembre 2007

Flanagan e l'occhio del gabbiano


Durante una sua recente migrazione all'estero, il procace ingegnere Nicola Cavalcare Vaccarezza si è dilettato ad accarezzare il suo fiero e indipendente Bevitoio, oggetto di rara bellezza artistico-costruttiva capace di arrecare il più inesorabile e perentorio sollievo plantare.

Tra le altre cose, dopo essersi sollazzato in facezie con Cleyla (what a pity for the face), il maldestro ingegnere ha incontrato l'ambizioso farmacista irlandese Flanagan, capo di una maestosa catena di negozi a base di aspirine, bromuri e saccarosii.

Dopo una serie di esilaranti coppini elargiti con munificenza a Flanagan, l'allegra comitiva di spietati magnati si è diretta in fretta e furia verso il pericolosissimo Oceano Atlantico, dove - come è noto - scorrazzano i feroci sommergibili della Cavalcare Limited.

Sopra le coste di questo vero e proprio Oceano il Cavalcare ha visto librarsi alcuni strafottenti gabbiani (animali che egli definisce spregiativamente piccioni, n.d.r.) e ha avuto l'intuizione di cui vogliamo riferire.

In men che non si dica, attraverso i potenti canali organizzativi della Cavalcare Corporation (tra questi citiamo VINO, Vaccarezza Idea, Noi Organizziamo) è stato allestito un impianto di ultima generazione per la produzione della crema idratante per le mani. Ovviamente il tutto funziona con un complicato meccanismo, di cui possiamo solo riferire le linee generali. Numerosi gabbiani vengono trasferiti, attraverso condotte forzate e cunicoli colmi di orpelli, in un enorme stantuffo vitreo nel quale sono successivamente compressi. Durante l'operazione di raffinamento, il gabbiano assume un caratteristico atteggiamento, che dallo strafottente si trasforma lentamente nello spasmodico sino all'agitato. In tale ultima fase si può osservare il caratteristico "Occhio del Gabbiano". Le scolaresche condotte in gita scolastica alla raffineria apprezzano particolarmente tale momento.

Per concludere vorremmo spiegare che il Cavalcare ha affidato a Flanagan la gestione dell'impianto di gabbianovalorizzazione, con tutti i beni mobili, immobili e spirituali che ad esso sono a vario titolo pertinenti.

mercoledì 24 ottobre 2007

Fastidiosa scoperta


Durante uno dei suoi spassosi momenti di giovialità, intento com'era a narrare una sua avventura bibitoria a un'assonnata capra, l'ingegnere Nicola Vaccarezza ha sentito una simpatica vibrazione all'altezza della sua muscolosa coscia destra.

Senza farsi prendere dal panico, il beneamato Cavalcare ha subito compreso di cosa si trattava: dello squillo del suo efficace e solerte telefono. Dopo aver risposto, senza proferire parola, all'altro capo del telefono una voce concitata ma pur sempre rispettosa e sottomessa lo ha avvertito:

"Eccellenza, è successa una cosa gravissima... sì, da non credersi... no, mi ascolti, la prego... no, non riattacchi... le dico che si tratta di una gran brutta faccenda... beh, ecco, tramite il nostro Sirchia (Servizio Indagini Riservate "Chi E' In Affari?", n.d.r.) siamo venuti a sapere... beh, come posso dire... c'è qualcuno che ci si sta mettendo contro... capisce cosa voglio dire... insomma si sta muovendo un'organizzazione per contrastarci...".

Il Cavalcare, impassibile come sempre nei momenti di grave pericolo, si è rapidamente congedato dal suo interlocutore ruminante e ha mosso alcuni passi frettolosi verso il suo fidatissimo fax.

Dopo una rapida conversazione con lo stesso, ha appreso della nascita di SCAVALCARE, un nuovo e temuto blog che, a quanto pare, è sorto da poco per contrastare le gesta di Vaccarezza e di tutte le sue società.

Una ruga è improvvisamente apparsa sulla fronte di questo campione di tenacia e lavoro. Poi, repentinamente e come se nulla fosse stato, il Vaccarezza ha pronunziato una frase che lo ha reso celebre:

"Cazzo me ne frega?".

sabato 20 ottobre 2007

Una cavalla e un rettile

I quotidiani odierni hanno nuovamente dato spazio a un'avventura occorsa al facoltoso ingegnere ribassese Nicola Vaccarezza. Purtroppo, come spesso avviene, gli organi di stampa hanno deformato la notizia, dando dei fatti una versione falsa e tendenziosa. Ecco dunque come stanno in realtà le cose.

Il fatto risale a poche ore orsono. Il Cavalcare si trovava, vestito soltanto di un paio di calze autoreggenti, un impermeabile di colore beige (pron.: beisg) e di un garofano, sdraiato sul parapetto della passeggiata a mare della città di Settimo Torinese. Aveva ingerito, solo poco prima, alcuni galloni di bionda cervogia, inframezzando i boccali con simpatiche frasi del tipo "Cazzo me ne frega?", che avevano allietato il suo faticoso pomeriggio.

Deambulando in modo impeccabile il Cavalcare si trovò a vivere in rapida successione varie vicissitudini. Tra queste ricordiamo una rovinosa caduta da una scala aguzza, l'incontro con una donna loquace, l'animata discussione con un giocoliere sul sesso degli angeli e un pericoloso viaggio a bordo di un camion condotto da un turco padrone di numerosi dobberman. Tutto ciò, occorre specificare, avvenne con il condimento di numerose libagioni succulente e bevande inebrianti.

Insomma intorno alle 4 di notte il Cavalcare si ritrovò privo di documenti e di dignità in un campeggio del Queensland. Rapidamente impossessatosi di un sacco a pelo di un ignaro campeggiatore, si è recato in una tenda apparentemente libera da occupanti e ha passato alcune ore di sonno restauratore. Sul luogo, ha poi raccontato il Cavalcare, un innocuo geco camminava sulle pareti della tenda.

Ed ecco come il Corriere della Sera ha presentato, invece, il fatto:



"SYDNEY - Un campeggiatore australiano nel nord tropicale del Queensland ha avuto un incontro ravvicinato con un grosso coccodrillo che lo ha azzannato al viso, ma, essendo completamente ubriaco, è tornato a dormire invece di andare all'ospedale. Matt Martin di 35 anni, riferisce il quotidiano The Australian, era decisamente alticcio quando ha deciso di fare un bagno al tramonto in un'insenatura. Si è tuffato, ma è atterrato sul dorso del bestione. Dopo essere riuscito a sfuggire dalle sue fauci con una breve lotta, è tornato in tenda a dormire, piuttosto che farsi portare in ospedale.

Martin, che poi ha avuto bisogno di più di 40 punti di sutura, ha dormito per sette ore prima di cercare aiuto. Durante il viaggio fino all'ospedale, ha dovuto tenere una coperta sul viso per fermare la perdita di sangue. Il direttore del servizio parchi del Queensland, Mark Read, ha detto che l'uomo è fortunato a essere vivo, e ha osservato che la combinazione di alcool, di un'area infestata di coccodrilli e di un bagno al tramonto sono un mix pericoloso. «L'uomo era entrato ripetutamente in acqua per rinfrescarsi, come ha raccontato, e intanto ha continuato a bere. Dopo aver consumato una gran quantità di alcool è tornato per un'ultima immersione rinfrescante, e accidentalmente si è tuffato proprio sopra il coccodrillo», ha aggiunto."

venerdì 5 ottobre 2007

Vaccarezza attacca l'Irlanda

Anche se nel Risiko! non c'è, Cavalcare ha deciso di attaccare l'Irlanda.

Paese pacifico, dai prati verdi, la birra scura e i capelli rossi, l'Irlanda. Ma il cuore di Vaccarezza non batte per provare sentimenti. Esso pulsa solo di vita bramosa, di ambizioni da appagare, di liquami da trangugiare, di femmine da adoperare, di alimenti da ingerire, di luoghi da soggiogare.



Ma andiamo con ordine. La notizia è la seguente. L'eclettico ingegner Vaccarezza proprio l'altroieri stava seduto sul settimo piolo di una scala appoggiata alla parete del Municipio di Settimo Torinese, ed era intento a tagliarsi le possenti unghie dell'alluce sinistro. In quel momento gli è balenato nello stomaco un gradevole sussulto di desiderio, che si è poi irradiato verso gli altri organi del suo magnifico e muscoloso fisico. Dopo alcuni istanti di piacevole sensazione fisica il sussulto ha raggiunto la scatola cranica, ordinando irrevocabilmente all'ingegnere Vaccarezza di recarsi quanto prima in Irlanda onde assaggiare la prelibata birra che viene laggiù tanto generosamente spillata.

Il palestratissimo Cavalcare ha quindi immediatamente attivato il suo ingegnosissimo telefono portatile da viaggio e ordinato ad alcuni suoi collaboratori, membri della Cavalcare Travels, di organizzare per la fine del corrente mese un viaggio completamente spesato per sé e i suoi cari in terra ibernica.

E così i collaboratori di Cavalcare hanno immediatamente acquistato aerei, ristori e vetture, cucendo poi sulle terga delle braghe del loro infallibile comandante l'etichetta che si può osservare sopra.

In questo momento Saragozza non ride. Ma Dublino trema.

mercoledì 3 ottobre 2007

Cavalcare enovago?


Riceviamo dalla redazione di Mantova della Walchiria Press:

"Chi è l'enovago?
Esploratore instancabile, contemplatore e amante del vivere bene, apprezza i doni di Bacco senza essere per forza un esperto di vini, girovagando alla ricerca di cantine e enoteche.
Lo si può trovare con una coppa in mano nelle principali località vinicole italiane mentre alterna una visita delle più belle attrazioni turistiche del posto alla degustazione del nettare degli dei, approfittando dell'occasione per assaporare le più gustose specialità locali. Le statitiche dicono che l'Enovago è piuttosto giovane, dai 35 ai 45 anni, ha un livello culturale medio-alto oltre ad una interessante disponibilità economica. È disposto a spendere per prodotti e servizi di qualità e apprezza moltissimo la buona cucina".

Secondo recenti dichiarazioni di un uomo che va a spasso con un pericolosissimo rotweiler, queste parole sarebbero state pronunciate dall'ing. Nicola Vaccarezza lo scorso 8 agosto, mentre era intento a scacciare una fastidiosa zanzara (fonte: Ansa).

Secondo il Magnifico Rettore dell'Università di Tripoli, invece, tali parole sarebbero confacenti a Cavalcare, ma non sarebbero state pronunciate da costui (fonte: Reuters).

A questo punto, infine, non possiamo certo esimerci dal rendere noto ai lettori quale sia la nostra opinione al riguardo.

Ma non lo faremo.

giovedì 27 settembre 2007

Saragozza città gemellata con Vaccarezza


Il dolcissimo borgomastro di Saragozza, un certo Feliz Caballero, ha recentemente convocato il consiglio comunale della sua ospitale città. I consiglieri comunali non hanno potuto far altro che prendere atto delle categoriche parole pronunciate dal loro amabile capocittà nonché padrone.

Caballero ha imposto ai sudditi di Saragozza l'immediato gemellaggio dell'intera città (periferie e sottosuolo inclusi) con Nicola Vaccarezza.

In un'intervista al quotidiano El Pais, l'assessore al turismo di Saragozza ha dichiarato: "Non potevamo opporci. La nostra volontà è stata troppo debole. E così la nostra città è stata gemellata con un ingegnere italiano". Interrogato sulle ragioni della scelta, l'assessore ha dichiarato che la scelta del sindaco sarebbe forse da ricercarsi all'assonanza del nome "Saragozza" con quello "Vaccarezza". Ma alcuni sospettano che le cose non stiano proprio così.

Da indagini compiute dal quotidiano Marca, infatti, è risultato che il sindaco sarebbe stato trovato la notte dopo il consiglio comunale legato mani e piedi a un albero di giunco, con una mela infilata in bocca e un disgustoso odore rancido promanante dalle ascelle. Dopo la liberazione, in evidente stato confusionale, il sig. Caballero avrebbe dichiarato di non essersi mai sognato di gemellare la sua città con Vaccarezza.

Il governo Zapatero ha sguinzagliato il temutissimo Tercio, la legione straniera spagnola, alla caccia dei colpevoli del rapimento del sindaco. Si sospetta fortemente che dietro il ratto (nel senso di rapimento) ci siano le trame della sempre più tentacolare Cavalcare Corporation, padrona incontrastata della criminalità internazionale.

Il fatto che suscita scalpore è che per un'antica tradizione risalente all'epoca delle invasioni celto-iberiche, la legge comunale di Saragozza impone di non abrogare i gemellaggi in qualsimodo contratti. Pena la decapitazione di tutti i cittadini che posseggano un orologio, un koala o un accappatoio. La cosa naturalmente seccherebbe non poco ai facoltosi saragozzani, notori amanti del bel vivere e della fauna della Nuova Zelanda.

Ma la cosa più inquietante è che una inderogabile postilla alla legge appena citata prevede che i gemellaggi fanno sorgere in tutti i cittadini un autentico status di famiglia con l'Entità gemellata. In altre parole, alla morte di un qualunque cittadino saragozzano Vaccarezza sarà erede pro quota dello stesso, in quanto fratello gemello.

E ai saragozzani la cosa fa piacere, sì, ma neanche più di tanto.

lunedì 20 agosto 2007

Le curiose ricerche di cavalli

Come ben sanno i più astuti, questo blog è dedicato a magnificare e lodare senza ritegno la potenza, la pervicacia
e la pericolosità dell'energico ingegnere Nicola Cavalcare Vaccarezza.

Risulta quindi curioso constatare come tanti personaggi giungano su questo blog attraverso il famigerato motore di ricerca Google, attraverso vie alquanto bizzarre.

Possiamo constatare, infatti, attraverso un sapiente uso dell'account Shinystat abbinato a questo blog, quali ricerche abbiano condotto in questo luogo i visitatori.

Eccone alcune, riferite al corrente mese di agosto:

* libri dressage
* coppa del nonno
* donna con ghepardo
* fettine equino
* misura caviglia uomo
* orgia in club alla festa della donna
* origine del cognome baffoni
* un uomo pericoloso

Le ricerche più gettonate del mese, sinora, sono state "Cavalcare" e "Cavalla".

Vediamo qualche utile dato relativo ai mesi precedenti. Ecco alcune curiose ricerche effettuate nel mese di luglio:

* palpazione ovaie
* caccia alla sorca
* cavalcare vaccarezza nicola
* clistere benefico
* dolore a sinistra ovaie
* escargot montmartre
* frasi filosofiche incomprensibili
* in campeggio, come organizzare una festa di compleanno del proprio fidanzato
* la dottoressa in ufficio militar
* massaggi e clistere
* potenziamento arti posteriori cane

E alcune ricerche di giugno:

* ambivalenza dell' onagro
* chiappe natiche
* edizioni cavalcare
* lesioni interne del gatto
* pasta gustosa ricetta
* quadro di teomondo scrofolo

Da questo composito quadro possiamo trarre una conclusione inequivocabile. Molti visitatori erroneamente credono che questo blog tratti temi veterinari, culinari o erodego-sessuali. A tutti costoro noi con coraggio diciamo: è vero, ma molto di più.

Né.

lunedì 13 agosto 2007

Pasta al dente


Chi abbia avuto la sfacciata fortuna di accedere, almeno una volta nella vita, nell'elegante cucina dell'ingegnere Nicola Vaccarezza porterà per sempre impressi in se stesso i ricordi di un luogo affascinante. Tra storte e alambicchi, gabbie e padelle, vapori e boccette, l'indomito Cavalcare ama trascorrere alcune ore di serenità a cucinare succulenti manicaretti con cui ristorare le sue avide viscere e, al tempo stesso, dar sfogo alla sua cruenta vena antianimalista.

La persona che abbia avuto quella fortuna, dicevamo, porterà con sé il ricordo di suoni e odori indescrivibili: soavi profumi di geranei ed ortensie, afrori di scimmie e ippopotami, strilla di cani e di fiere, e il movimento perenne di altri animali lasciati liberi di circolare per la cucina. Tra questi, un grazioso esemplare di armadillo portafortuna, cui il Vaccarezza ha dato il nome di Ottavio.

Chi scrive queste brevi note vuole rendere conto di una famosa ricetta culinaria redatta dallo stesso Cavalcare in un afoso pomeriggio trascorso in cucina. Si tratta della famigerata Pasta al Dente, che alcuni buongustai probabilmente avranno già sentito nominare.

Ecco dunque la ricetta.
Attraverso un'organizzazione criminale procuratevi un uomo di sana e robusta costituzione, possibilmente di età compresa tra i 34 e i 42 anni. Legatelo mani e piedi a una sedia (non a dondolo) e fissate il suo cranio tramite lacci emostatici a un palo di cemento. A questo punto, servendovi di un paio di robuste tenaglie metalliche, afferrategli saldamente un premolare. Estraete il dente senza esitazione. Ripetete l'operazione per un numero di volte direttamente proporzionale al vostro appetito. Nel frattempo mettete a bollire una capiente pentola d'acqua. Ripulite i denti dal sangue e inseriteli nel mortaio. Ordinate ad un altro prigioniero (possibilmente di età compresa tra i 26 e i 34 anni) di macinare i denti con un pestello di acciaio inossidabile. Gettate il sale nell'acqua bollente. Con una forchetta, di tanto in tanto date una rigirata alle natiche del secondo prigioniero inducendolo a operare più celermente. Quando nel mortaio sarà presente una farina biancastra, impastatela con semola, acqua e sale. Dalla pasta alimentare così ottenuta traete fusilli o maccaroni a vostro piacimento. Non dimenticate di slegare il primo prigioniero e lasciarlo munificamente in libertà. Legate ora il secondo prigioniero al posto del primo. Gettate la pasta a cuocere nella pentola capiente. Estraete al prigioniero legato un numero di incisivi direttamente proporzionale al vostro appetito, moltiplicato per il numero di commensali. Ripulite anche questi denti dal sangue. Dopo circa 11 minuti di cottura spegnete e scolate la pasta. Servite nei piatti guarnendoli con un numero di incisivi direttamente proporzionali all'appetito. Servite in tavola e, dopo il pranzo, non dimenticate di liberare il secondo prigioniero.


Il sottoscritto ha avuto il piacere di gustare tale prelibata pietanza al desco della Cavalla medesima, e ne ha tratto gran godimento. Conversando a tavola, il Cavalcare ha affermato che esiste una variante ancora più implacabile di questo piatto, che si chiama Pasta al Dente del Giudizio. La ricetta verrà resa nota prossimamente.

martedì 7 agosto 2007

Puntata dei Simpson su Cavalcare


La popolare serie televisiva dei Simpson ha spesso dedicato in passato interi episodi a vari personaggi famosi, che facevano la loro comparsa nel mondo di Springfield. In altri casi si è trattato di fugaci comparsate di attori, cantanti, capi di stato e uomini d'affari.

La nuova serie dei Simpson (la diciannovesima) avrà una puntata centrata completamente sul magnifico personaggio di Nicola Cavalcare Vaccarezza.

Il bellimbusto di Settimo Torinese interpreterà sé stesso nel ruolo di sagace ingegnere torinese, alle prese con bulloni, turbine e rondelle d'ogni tipo. In un finale mozzafiato, verrà salvato da Telespalla Bob. Nella puntata avrà anche una fugace storia d'amore con la seducente (ma neanché più di tanto) maestra Signora Cabrapal, suscitando l'invidia del direttore Skinner. Inoltre si cimenterà in un'avvicente gara di birre e rutti con Barney.

Abbiamo ricevuto via e-mail dal sig. Matt Groening un'immagine in anteprima del discusso cartone animato, che proponiamo ai lettori del nostro blog. Vi compare il famoso Vaccarezza nell'adattamento simpsoniano.

venerdì 6 luglio 2007

L'uomo più pericoloso d'Italia


Questo articolo del blog potrebbe apparire in contraddizione con i nostri collaudati principi di fondo, che ci spingono a elogiare senza ritegno l'eclettico ingegnere Nicola Vaccarezza e tutte le sue bizzarre imprese.

In realtà, l'acuto lettore si renderà conto che anche se stiamo per parlare di fatti poco noti, che in teoria potrebbero gettare un'ombra sinistra sulla fulgida personalità del munifico Cavalcare, in realtà vogliamo rendere un omaggio alla sua geniale e mutevole persona, così cangevole e screziata da ricordare una biscia che muta la sua pelle.

Di cosa vogliamo parlare, dunque?

Dell'uomo più pericoloso d'Italia.

No, non alludiamo a Provenzano, Riina, Montezemolo o Tronchetti Provera. Né a Vallanzasca, Gianni Minà o Romano Prodi. Ci stiamo riferendo proprio a Lui, l'ecclettico ingegnere Nicola Vaccarezza. D'altra parte l'attento lettore di questo blog ricorderà un famoso libro autografo del nostro beneamato, Dottor Gechill e Misteraid. Recitava la scheda di presentazione di quel libro, pubblicato dalle Edizioni Cavalcare:

"L'Autore ci conduce passo passo nei meandri psicologici della sua vita bizzarrona. Da posato ingegnere a raffinato pizzaiolo, da fabbricante di porcellane a incontenibile simpaticone il Vaccarezza ci si mostra nel suo più genuino e schietto polimorfismo, che gli è valso l'epiteto di "Proteo di Piazza San Front"".

Il malvagio Cavalcare muta repentinamente la sua personalità e in men che non si dica da pacifico impiegatuccio della potente ARE Liguria si tramuta in temibile ingegnere della Siemens; da pizzaiolo in Capo della criminalità nostrana.

A quanto risulta da alcune schede segnaletiche in possesso della Polizia, la sua cerchia criminosa ha avuto un'organizzazione ben precisa sin dalla seconda metà degli Anni '80. In quell'epoca egli diede vita all'ente che terrorizza il popolo italiano più di Maurizio Gasparri, Fabrizio Frizzi e il ministro Bersani fusi insieme: la terrificante MARACHELLA, sigla per Malevola Associazione per il RAChet, l'Eversione, il Latrocinio e la Lotta Armata.

Vi è però da aggiungere che il braccio realmente operativo di MARACHELLA è nato alcuni anni dopo, e cioè nei primissimi Anni 90. A questa cerchia più interna, composta soltanto da pericolosissimi ingegneri, è stato dato il temuto nome di DISPETTI, ossia Durissimo IStituto PEricoloso per Terrorizzare Tutti gli Individui. I membri di DISPETTI si rivolgono al Vaccarezza con il famigerato epiteto di "BOSS", che sta per "Basso Omiciattolo Senza Scrupoli".

Nella fotografia che accompagna questo post si può osservare una riunione commemorativa di alcuni membri di MARACHELLA.

lunedì 25 giugno 2007

Schwarzenegger nega la grazia a Vaccarezza

Un brivido blu è passato improvvisamente lungo il filo della schiena del profumatissimo ingegner Nicola Vaccarezza.

Proprio in quel momento, infatti, egli stava detergendosi le superbe natiche nel suo superaccessoriato bidet, quando improvvisamente gli cade l'occhio su un trafiletto del famigerato quotidiano statunitense Wall Street Journal, lasciato lì chissà da quale buontempone (forse Acclei. Chissà):

"Los Angeles. Lo sceriffo Arnold Schwarzenegger ha negato la grazia allo strafottente ingegnere italiano Nicola Vaccarezza, meglio conosciuto col nome d'arte di "Cavalla". L'implacabile Governatore di questo severissimo stato ha dichiarato che la pena inflitta alla Cavalla sarà inesorabilmente eseguita. Alcuni collaboratori hanno fatto osservare al violentissimo Amministratore che l'ingegner Vaccarezza non è ancora stato catturato. Per l'ira, Schwarzenegger li ha immediatamente decapitati con la sua scimitarra, esponendo poi i loro insignificanti corpi al ludibrio degli avvoltoi".

Vaccarezza ora sa che un vendicativo governatore di provincia gli sta dando la caccia, e che le fortune della Cavalcare Corporation in questo momento sono in serio pericolo. A quanto pare, sta per compiere un gesto clamoroso per salvare capra e cavoli.

Ma quali possono essere le ragioni di questa acrimonia? Dissapori estetici? Una diversa dottrina di vita? Un'interpretazione erronea, da parte dello Schwarzenegger, di qualche passo delle opere filosofiche di Cavalcare? O forse una semplice inimicizia per ragioni di donne?

Nulla di tutto questo.

Le ragioni del violento scontro, a quanto pare, riposano nella diversa concezione dello sfruttamento degli animali. Nessuno dei due, sia detto subito a scanso di equivoci, è spinto da una qualsivoglia pulsione animalista; nessuno dei due considera le bestie con grande rispetto; nessuno dei due, infine, alleva gli animali senza un secondo fine.

Ma mentre il pacioccone e bonario Vaccarezza è spinto da motivazioni in fondo nobili (mangiare, bere, produrre energia pulita), l'iracondo e feroce Governatore californiano alleva pitoni, squali e giaguari al solo fine di nuocere alla terrorizzata popolazione, gettando talvolta tali animali dal tetto del suo alto grattacielo sui malcapitati passanti.

Ecco dunque spiegata la ragione della grazia negata a Cavalcare.

giovedì 7 giugno 2007

Cavalcare cani: lo scacco ecologico



Dalla magmatica mente dell'indomabile ingegnere Nicola 'Cavalcare' Vaccarezza è uscita una nuova geniale idea, di sapore stranamente ecologista.

Attraverso una diramazione di Lisergico, l'ente vaccarezziano dedito anima e core allo sfruttamento di animali, la Cavalla ha partorito SCACCO, ossia il dipartimento di Lisergico dedito alla trazione canina di carri, biciclette, vaporetti e trattori agricoli. La sigla di SCACCO, come è evidente, sta per Sfruttamento Cani Ante Combustione Chimica e Ossigenazione.

In buona sostanza, a SCACCO l'ottimo ingegnere ha affidato il compito di smaltire tutti quegli animali ancora inadatti all'ottenimento di bevande o all'impiego come produttori di energia da gettare nella rete nazionale dell'Enel; con SCACCO infatti gli esemplari giovani o zoppi di bassotti, husky e alani verranno utilizzati per la trazione di mezzi di trasporto.

A quanto risulta dalle prime dichiarazioni del Responsabile del Settore Relazioni con il Pubblico di SCACCO, dott. ing. Moro Rivara, sarebbero allo studio dei complicati meccanismi per utilizzare cani al fine di utilizzare complicati alianti, trimarani e dirigibili. Data la delicatezza dell'argomento, però, l'ing. Rivara è stato particolarmente elusivo.

La fotografia che si può osservare, scattata per la promozione pubblicitaria di Scatto, è stata realizzata da Dog Power Scooter.

lunedì 4 giugno 2007

Manicaretto un po' pesante

Riportiamo lo stralcio di una recente intervista a sfondo gastronomico rilasciata dal sofisticato ingegner Nicola Vaccarezza al prof. Erminio Delle Sterpi, Commissario Relazioni Autoreferenziali del nostro Ufficio Tecnico-Operativo (C.R.A.U.T.O.):

Santità, è forse vero che ci concederete il piacere di un'intervista?

Eccerto.

Grazie mille, oh Sacrosanto. Ci potreste illuminare con qualche consiglio gastronomico?

Eccerto.

Vi preghiamo, oh Amabilissimo, dateci qualche consiglio per cucinare un gustosto manicaretto.

Va bene la pasta con le pietre?

Benissimo! Potete indicarcene gli ingredienti, oh Imperituro?

Eccerto! Occorrono pasta (più pasta) e soprattutto pietre. Più pietre.

Intendete pietre di una particolare qualità, oh Eccelso? Granito, Marmo, Tufo?

No. L'importante è che ci sia tanto sasso (pronuncia quest'ultima parola con voce sibilante, facendo ruotare sinuosamente la sua lingua forbita).

E diteci, oh Indefesso, quali sono le modalità di preparazione del manicaretto?

Occorre anzitutto preparare la pasta. Un'operazione, questa, che la maggior parte degli italiani sa compiere senza timore. E' poi necessario predisporre il gustosto condimento. Le pietre devono essere fatte rosolare a fuoco lento. Molto lento. Anzi, più lento. Mescolare il tutto... e le sgé son fé.

E come si deve servire il piatto in tavola, oh Munifico?


Con amore e delicatezza.

Ancora una volta la ringraziamo per i preziosi consigli, oh Ingegnere. Ma vorremmo osare domandarle una cosa ancora. Non vi è il pericolo che il piatto sia un po' indigesto?

Eccerto. E' un po' pesante come piatto. Però è buonissimo.

Grazie mille, Reverendo.


* * *

Il contenuto integrale dell'intervista è stato pubblicato sull'ultimo numero di Sale e Pepe.

mercoledì 30 maggio 2007

La Donna Ghepardo e l'Uomo Cavalla

Questa volta vogliamo raccontare ai nostri assidui e indomiti lettori una curiosa avventura erotico-sentimental-godiva che ha visto per protagonista il nostro beneamato Cavalcare. Parliamo del noto incontro tra la Donna Ghepardo e l'Uomo Cavalla.

La vicenda si svolse nei pressi della città di Riga (o Tallin, come la chiamano alcuni) nel lontano 2004 (o 2005, come lo chiamavano alcuni). In quei frangenti l'Uomo Cavalla vacava meditabondo nel lontano ed esotico paese della Lettonia in cerca di ispirazione poetica e ristoro. Di lì a pochi giorni, infatti, avrebbe composto il famoso Carme dell'epoca transeunte, una delle sue liriche più riuscite e decantate.

Ad ogni modo, vagabonda che ti vagabonda, vaca che ti vaca, l'Uomo Cavalla si imbatté in un superbo e maestoso esemplare di Donna Ghepardo. Essa ghermiva le sue prede con temibili artigli, zanne affilate e baffi lunghissimi. Produceva inoltre truci latrati, che gettavano il terrore sui malcapitati astanti.

La popolazione lettone (nota bene: si pronuncia lèttone) era in preda al deliquio e da tempo invocava l'intervento della temibile Polizia Autoctona o di un qualche supereroe che potesse riportare serenità negli animi e calmare i nervosismi verificatisi in ogni dove.

Fu proprio lo spavaldo Uomo Cavalla dal cuor di leone, dal pelo di cinghiale e dall'audacia di falco ad affrontare la pericolosa chimera*. La soggiogò con tutta la sua magnanima virilità e la Lettonia fece di Cavalcare suo cittadino onorario. Ancor oggi, chi si rechi in pellegrinaggio a Vilnius può ammirare una lapide posta a monito e ricordo imperituro.



Nota bene: il termine "chimera" è utilizzato, qui, in senso lato. Infatti l'Uomo Cavalla ha affrontato, in epoche precedenti, anche una temibile Chimera, in località Parma. E pure una Mangrovia, altrove. Ma queste sono vicende che verranno raccontate in futuro.

giovedì 24 maggio 2007

Una gustosa ricetta

Il fecondo e sempiterno ingegnere Vaccarezza, come tutti sanno, ha avuto un glorioso passato di pizzaiolo. Ha inoltre un debole per le patatine, come del resto anche altri noti pornodivi. Ha legato indissolubilmente il suo nome alla cima alla genovese. Ed è particolarmente ingordo di farinata e coppa del nonno.

Ma oltre a tutto ciò, vi sono molte altre cose da scoprire nella odorosa e succulenta cucina dello chef Nicola Vaccarezza. Egli ha dato alle stampe in passato un libro implacabile oggi ritirato dal commercio per ragioni di ordine pubblico e di salvaguardia della fauna nazionale, ma che ebbe un discreto successo commerciale, provocando la morte di innumerevoli innocenti animali e determinando altresì l'estinzione di alcune preziose specie faunistiche.

Ci riferiamo al famigerato Cucinare con garbo e bestiacce, edito dalle Edizioni Cavalcare nel lontano 1984. In tale saggio egli sosteneva, con gusto e sagacia, come trarre profitto e godimento palatale da animali raramente consumati a pasto.

Riportiamo per i nostri golosi lettori una di quelle ricette, tanto piacevole al gusto quanto nocivo al wwf:

Pasta al corvo.

Tempo di preparazione: mezz'ora.
Difficoltà: media.

Catturate un grosso esemplare di pennuto con il piumaggio nero. Legatelo per una zampa e fissate l'altra estremità a una gamba del vostro tavolo da lavoro. Lasciatelo poi libero di svolazzare a piacimento per la cucina. Pelate ora accuratamente patate e cipolle. Nel frattempo tritate quattro ramarri a fettine sottili sottili e lasciateli rosolare nel barolo.
Fate bollire un capiente pentolone d'acqua e salate. Gettate la pasta, possibilmente maccaroni, e scolatela quando vi appare pronta.
Gettatevi dentro le fettine di ramarro, le patate e le cipolle. Versate un filo d'olio a crudo.
Munitevi di una comune grattuggia metallica. Catturate l'esemplare pennuto e afferratelo saldamente sul suo cranio coriaceo. Grattate un'abbondante sfarinatura di becco sul piatto fumante. Non curatevi dei vani tentativi di svolazzamento.
Servite in tavola e... bon appetit!

lunedì 14 maggio 2007

Un bizzarro cartello

Qualche sera fa lo stanco ingegnere chiavaro-settimotorinese Nicola "Cavalcare" Vaccarezza stava mestamente rincasando nella sua magione piemontese. Passeggia che ti passeggia per le vie della splendida Settimo Torinese, guarda cosa gli capita sotto i magnetici occhi:



Si trattava di un mega cartellone luminoso fatto installare dall'A.N.V.E.D.I., Associazione Nicola Vaccarezza: Estimatori, Detrattori & Indifferenti.

Per manifestare rispettivamente tutta la stima, l'odio e l'indifferenza nei confronti del valoroso ingegnere gli abitanti della sempreverde Settimo Torinese avevano acquistato questo costosissimo macchinario luminoso a cristalli liquidi da un milione e seicento mila pollici, indebitando fino al collo le generazioni future di abitanti settimesi, concedendo terrificanti ipoteche su immobili e anime.

Ora il Cavalcare è certo più conscio del suo rilievo sociale e del suo ruolo di personaggio chiave a Settimo Torinese, sebbene le sue notti siano diventati più insonni, visto che il fastidioso marchingegno è stato installato tre metri e mezzo fuori della finestra di camera sua.

P.S.: questa ripresa del cartellone luminoso è stata effettuata dal celebre sito notcelebrity.co.

martedì 8 maggio 2007

Ancora un Ente

Stavolta parliamo di Ente; ma non in quel senso anormale che a questa parola viene attribuito da un architetto parigino. Tale bizzarro designer di palazzi considera infatti che la parola "Ente" significhi qualcosa come "sinistra e temibile presenza di un fantasma in agguato".

Niente di tutto questo. Vogliamo infatti parlare di un Ente nel vero senso della parola. Cioè di una organizzazione preposta a uno scopo ben preciso. Non un Ente pubblico, ma un Ente Equino.

Si tratta di LISERGICO, la nuova creazione della fervida mente dell'ingegnere Nicola Vaccarezza. Vogliamo sottolineare, per dovere di cronaca, che il sempreverde ingegnere ha avuto questa meravigliosa idea mentre si trovava assiso sui rami più alti di una palma da datteri.

LISERGICO, oltre che il nome di un temibile acido, è in realtà l'acronimo di

Lega per l'Ingegneria a Sfondo Equino e per la Riduzione in Gas di Insetti, Cani e Otarie.

Attraverso questo nuovo, potente Ente, dotato di poteri straordinari dal suo sapiente Presidente, e munito di sacrosantissimo Patrocinio e Benestare della Presidenza della Repubblica e di Imprimatur di Sua Santità il Pontefice attualmente in carica, l'ingegnere Nicola Vaccarezza si ripropone di riunire le varie organizzazione e opere del suo ingegno bislacco in una sola unità, attraverso la quale sfruttare al meglio la produzione di energia tramite animali.

Di seguito si può osservare il temibile simbolo dell'ancora più temibile Ente:

Spieghiamo per i più sprovveduti il contenuto di boccette e alambicchi: la prima provetta contiene frappé di insetti (inclusi alcuni maestosi gabbiani, che il curioso ingegner Vaccarezza ha sempre classificato zoologicamente tra gli insetti); la seconda boccetta è piena di CANE, il gustoso liquore prodotto tramite la rivalutazione energetica attraverso fusione, per l'appunto, di cani; e il terzo recipiente altro non contiene che succo d'otaria, aromatizzato con alcuni gradevoli infusi e afrori.

giovedì 3 maggio 2007

Ecco come liquefare e degustare cani

Le implacabili Edizioni Cavalcare hanno ripubblicato in una nuova edizione, con sovraccopertina in pelle di cagnolino e legature in pelo di bulldog, il vecchio successo dei due scafati centravanti di sfondamento della casa editrice.

Parliamo ovviamente di

Nicola Vaccarezza - Fabbio Peder, Manuale del liquefatore di cani. Come degustare alani, bassotti e san bernardi in piacevoli drink con amici, edizioni di cavalcare.org, pagine 240, € 16,00.

Da una recensione dell'allora Cardinale Ratzinger:
"La coppia per antonomasia delle edizioni cavalcare - la più prolifica, la più amata - si cimenta in una fatica di non poco conto, che coniuga la sagace guida enogastronomica del Vaccarezza con la piacevolezza dello stile del Peder, e al tempo stesso la concisione di quest'ultimo - spesso vittima di crisi di sonno durante la scrittura - con l'eloquio forbito e la digressione colta dell'altro.
Una coppia d'oro, potrebbe dire qualcuno, pensando magari a Paul Newman e Robert Redford: ma in questo caso forse sarebbe meglio parlare di una coppia d'amianto".


La Cavalcare Corporation ha comunicato che agli acquirenti del volume verrà regalato un simpatico segnalibro costituito dalla coda di un bassotto.

giovedì 26 aprile 2007

Vaccarezza ai mondiali di ovaie

Sulla caotica scrivania della segreteria di redazione dell'Ufficio Stampa, Relazioni con il Pubblico e Archivio Memoria Storica della Cavalcare Corporation (U.S.R.P.A.M.S.C.C.) è recentemente capitata una lettera a firma "ZAC"!

Il neanche più di tanto anonimo allenatore del famigerato Torino ci domanda:

"Perché il dott. Vaccarezza è stato nominato azzurro delle ovaie?".

Per rispondere occorre risalire con la memoria ai primi Anni '80.
Era l'epoca dei primi metal e dei paninari. Il fecondo e flaccido ingegnere Nicola Vaccarezza all'epoca si dilettava nel ripetere "Non me ne sdruna un drigo".
Tra facezie di questo genere, egli si allenava costantemente per tenere in perfetta efficienza il suo splendido fisico.

Accadde che nel 1984 venne convocato dal C.T. della nazionale azzurra di ovaie per rappresentare il suo bizzarro paese ai mondiali di ovaie che si tenevano, in quell'anno, a Singapore.

Da un articolo della Gazzetta dello Sport del 13 ottobre 1984:

"Singapore.
Brillante secondo posto per Nicola Vaccarezza ai mondiali di ovaie.
L'atleta italiano ha lottato sino all'ultimo per la prima posizione, e la relativa medaglia d'oro. Il titolo è però purtroppo andato alla concorrente bulgara Irina Otorine, la quale ha sfoggiato proprio in finale una superba coppia di ovaie di mirabili proporzioni.
Al termine della gara il Vaccarezza ha dichiarato che si ritirerà definitivamente dalle competizioni...".

lunedì 16 aprile 2007

Così parlò la Cavalla


Le Edizioni Cavalcare S.p.a. sono liete di annunciare l'uscita dell'attesa seconda edizione del capolavoro di Nicola Vaccarezza Così parlò la Cavalla.


Nicola Vaccarezza, Così parlò la Cavalla. Frasi celebri e pensieri sparsi di un sedicente intellettuale, Edizioni di cavalcare.com, seconda edizione, con prefazione di Massimo Cacciari, sovracopertina in pelle di equino, pp. 120, euro 14,00.

"L'interessante vita interiore di un editore con scarse prospettive. Uno spaccato su un uomo distrutto e, al tempo stesso, la distruzione di un uomo spaccato. Questo libro si pone come corollario ideale, e seguito mal riuscito, de I fiori del male di Baudelaire".
(Corriere della Sera)

"L'eclettico magnate chiavarese ha compiuto con questo libro uno sforzo intellettuale di non poco conto, tanto è vero che gli ha procurato una fastidiosa ernia del cervelletto. Il suo testo, a volte profetico, a volte disvelatore, a volte ancora rivelatore, ci conduce in un intricato labirinto di pensieri che solo un ingurgitatore di salsicce può partorire".
(Rassegna trimestrale di filosofia morale)

"Quel che il Vaccarezza dice di Acclei, suo fidato amico e compagno di giochi, potrebbe stupire il lettore disattento: ma sotto sotto un osservatore acuto potrà invece scorgere in questo irrisorio atteggiamento vaccarezziano l'eco dell'antica schernitio plautina...".
(Studi e materiali di filologia romanza)

"Sono rimasto particolarmente colpito dai due capitoli intitolati Riflessioni dal Baretto al Baiciotto e Massime al massimo. L'eccelso ingegnere dimostra una superba padronanza della lingua, e il suo uso rivolto unicamente all'assunzione di farinata, birra e bistecca".
(L'Eco del rumore)

martedì 27 marzo 2007

Tre uomini e una cavalla (circa)




1) Un critico d'arte famoso e chiaccherato.
2) Un'artista groenlandese.
3) Un editore ameno.

Ecco la nuova clamorosa abbinata, o meglio attriata, nel segno di Cavalcare.

Mentre l'artista (2, Canis Major) ha dipinto la nostra beneamata Cavalla (3, Nicola Vaccarezza) in un momento di relax alcolico, il celebre critico d'arte e personaggio televisivo (1, Vittorio Sgarbi) ha scritto di suo pugno questa descrizione del quadro:

"Un'opera artistica che fonde anarchia e libertà, alcolismo ed equinità. La posa delle mani, la mollezza degli arti e la grazia dei seni sono il più realistico ritratto di Nicola Vaccarezza che io abbia mai ammirato in tanti anni di quadri, sculture e partenoni. [...] Essi costituiscono un omaggio alla genialità del fondatore della Cavalcare. [...] Da questo quadro promanano etilismo ed equinità...".

martedì 20 marzo 2007

Alcuni successi rispolverati

La solerzia della segretaria aggiunta di redazione dell'Ufficio Archivio delle Edizioni Cavalcare, dott.ssa arch.ga di Gran. Croc. Visconte Ilaria La Nata, ha fatto sì che si salvassero dall'oblio e dalla damnatio memoriae alcuni vecchi volumi delle Edizioni Cavalcare.


Sono state così date alle stampe alcune nuove edizioni di libri che riscossero grande successo alcuni anni fa.

Di seguito ne indichiamo alcuni, con le relative schede di presentazione riaggiornate.

* * *

Claudio Cammelli, Le mie catene. Fatti e misfatti di un personaggio anonimo, Edizioni di cavalcare.com, pp. 210, euro 13,50.

"Le straordinarie vicende di un uomo alle prese con un'esistenza insensata e con un ancor più inestinguibile desiderio di catene. Un romanzo da leggere tutto d'un fiato. E poi da buttare via senza pensarci".
Un passo da una recensione di Carlo Lucarelli: "Claudio Cammelli ha condotto una vita insensata sino a quando, in un piovoso pomeriggio di inverno, alle ore 17:00 circa, in località Cavi di Lavagna...".


Fabbio Peder, Etilismo e narcolessia, Edizioni di cavalcare.com, pp. 12, euro 3,50.
"Questo è un libro incompiuto. L'autore, completamente ubriaco quando ha iniziato a scriverlo, si è addormentato poco dopo".
Da una recensione di Nicolaspinetto: "Dans les livres du monsieur Pedér, c'est le meilleur".


Mauro Rivara, Professione Tagliacazzi. Vita avventurosa del Robocop di Cogorno, Edizioni di cavalcare.com, pp. 290, euro 16,50.
"L'autore di questo intenso racconto autobiografico narra le sue avventure dall'adolescenza in una degradata periferia urbana, fatta di vessazioni e rinunce, all'estatico momento in cui impugnò le sue prime cesoie, sino ai successi riscossi nella sua infaticabile lotta contro i membri virili. Un libro a tratti commovente, ricco di richiami letterari significativi e di meditate riflessioni, che non può mancare a quanti sentono un'attrazione verso il misterioso mondo della polizia autoproclamatasi tale".
Da una conferenza stampa del capo della protezione civile Bertolaso: "La storia di un uomo che ci ha dato una grossa mano. Solo che noi non gliel'avevamo chiesta, tantomeno armata di cesoie".


martedì 13 marzo 2007

Vaccarezza ha un V.I.Z.I.O.


Il sempreverde ingegnere ha recentemente dato il suo benestare alla nascita di un nuovo organismo nella sua già potente organizzazione economico-finanziaria.

Si tratta di una società internazionale dedita anima e core allo sfruttamento abusivo di animali. Dopo la liquefazione dei cani a fini bibitori, l'uso di pitoni come addobbi natalizi e l'abuso del cavallo come animale simbolico di se stesso, ora il placido ingegnere ha deciso di rendere organica e stabile la sua attività antianimalista.

Essa ha preso il nuovissimo nome di V.I.Z.I.O.

L'acronimo si spiega facilmente: Vaccarezza International Zoo-Industries Organization.

Nel riquadro in alto si può osservare un particolare della sede centrale di V.I.Z.I.O., sita in Detroit.

Le tubature in questione servono al surriscaldamento dei pappagalli.

giovedì 8 marzo 2007

Ancora sul tema equino-sessuale


Recentemente questo blog ha istituito un servizio di statistiche, gestito dalla solerte società Shinystat, ovviamente compartecipata azionariamente dalla Cavalcare Corporation.

Ebbene, dall'esame di alcuni dati, e in particolare dalle risultanze che seguono, è emerso che un significativo numero di visitatori di questo sito, nel corso del mese precedente e dell'attuale, è capitato qui cercando tramite motori di ricerca fatti attinenti i costumi sessuali dei cavalli e, più in generale, l'equinità.

Qui di seguito potete leggere le ricerche relative a febbraio e a marzo.

Orbene, il titolare della Congregazione Apostolica per la Circoncisione delle Cavalle Astemie (C.A.C.C.A.), dott. ing. Munifico Sbracati, ci ha chiesto di pubblicare proprio a questo fine il seguente estratto, volto a incrementare le visite degli interessati alle tematiche equino-erotiche.

Ecco dunque, tratto da siav-itvas, con in corsivo i nostri commenti:

"La SINDROME OVARICA rappresenta un quadro molto peculiare che interessa principalmente le cavalle atlete".

Nota: Vaccarezza è stato azzurro di ovaie.

"Le cause della sindrome vanno ricercate nello stile di vita a cui questi soggetti sono sottoposti, soprattutto nello stress da allenamento, gare sportive, alimentazione rigidamente controllata, mancata attività riproduttiva, e talvolta anche nella somministrazione di prodotti per il potenziamento delle prestazioni sportive, tutti fattori che alterano profondamente l'aspetto psico - comportamentale delle cavalle.

Il dato più caratteristico in questa sindrome è la totale assenza di patologie utero-ovariche, tanto che anche gli esami ecografici risultano essere negativi.

I sintomi clinici evidenziano dolore lombare che si irradia agli arti posteriori, aree lombo - sacrale e coccigea sensibile alla palpazione, andatura rigida, dolore e tensione alla fossa del fianco, soprattutto a sinistra; la palpazione transrettale delle ovaie suscita brusche reazioni".

Sembra un ritratto dell'ingegnere.

In MTC la prevalenza della componente algica fa pensare ad un coinvolgimento degli organi fegato e rene.

Fegato non va inteso, qui, come F.E.G.A.T.O.

[...]

Risultati incoraggianti si ottengono impiegando l'idroagopuntura nei punti 18BL (Ganshu) e 23BL (Shenshu); generalmente in questo tipo di patologie è preferibile impiegare iodio in soluzione oleosa (1,5 - 2,5 ml) inoculato nei punti prescelti.

Di grande ausilio è l'applicazione della moxa sull'area lombo-sacrale.

Benefico è il massaggio transrettale dell'utero, effettuato a mano aperta, applicando una pressione intensa ed uniforme su tutto il corpo dell'utero.
La mano viene mossa prima in senso circolare, quindi viene effettuata una manovra di oscillazione da sinistra a destra e viceversa, sino a che non si percepisce una 'sensazione' tattile di rilassamento delle pareti uterine.

Proveremo quanto prima l'esperimento e vi faremo sapere.

martedì 27 febbraio 2007

Ennesimo romanzo sulla Cavalla


E' tutto vero.
Basta seguire questo link per verificarlo.
E' uscito l'ennesimo libro sulla Cavalla. Si intitola I giorni e le notti, l'autore si chiama Gilbert Sinoué (de la Coronilla y Azevedo) e l'editore Neri Pozza.
Abbiamo segnalato in grassetto le caratteristiche più evidenti del simpatico Cavalcare di Via Piacenza.

Leggete:

È un giorno di settembre del 1930 e, nell'elegante salone del suo appartamento (una di quelle case in stile haussmaniano che fanno della Buenos Aires degli anni Trenta una Parigi alle porte della Terra del fuoco), Ricardo Vacarezza sorseggia un bicchiere di vino, un cabernet maturato al sole delle sue vigne di San Juan, nella valle della Roja.
El guapo, come lo chiamano gli amici, ha lo sguardo fisso su una magnifica araucaria di quindici metri, strappata dalla sua Patagonia natale e trapiantata nel salone a colpi di centinaia di pesos.
Il suo volto, però, non emana affatto quell'aria altera, quell'arroganza che gli altri proprietari terrieri della città temono e che piace così tanto, invece, a Flora de Mendoza, la sua giovane, avvenente e ricca fidanzata, l'unica donna in Argentina a poter vantare tra i suoi antenati l'illustre Pedro de Mendoza, il fondatore di Santa Maria della Buona Aria, la bella Buenos Aires.
È da qualche tempo ormai che Ricardo ha un'espressione cupa dipinta sul volto, come se un'oscura pena lo tormentasse. La cura della sua estancia, un allevamento così vasto che lui stesso non ne conosce i confini, i suoi cavalli, le sue mandrie, il pata (il basket a cavallo), le grazie di Flora, tutte le passioni di un tempo sembrano svanite. E tutto questo a causa di un sogno che agita le sue notti, e in cui una donna sconosciuta, appartenente a un'epoca remota, gli si concede di volta in volta ardentemente o disperatamente.
Ricardo ha cercato con ogni mezzo di sopprimere il turbamento che l'assale la mattina, quando si sveglia stremato. Le allucinazioni, però, non soltanto non sono cessate ma hanno cominciato a manifestarsi d'improvviso anche di giorno, e strane predizioni di uno sciamano indiano hanno preso a lasciare profondi segni nel suo cuore…
Opera sull'eternità e sulla predestinazione dell'attrazione e del desiderio, I giorni e le notti ci restituisce un Sinoué "più romantico che mai" (Gala), maestro incomparabile nel narrare dei misteri dell'amore.

i giudizi della stampa

"Due amanti che, di vita in vita, non cessano un solo istante di cercarsi…"
Gala

"Un grande romanzo sulla reincarnazione, l'amore, il tempo."
La Croix

"Un ricco proprietario terriero, uno sciamano indiano, una giovane donna e un amore intenso vissuto tremila anni fa… Sinoué ridesta il mito dell'eterno ritorno. "
Le Figaro

Questo è un romanzo argentino. Ma dato che riguarda un simile personaggio lo potremmo annoverare nella Letteratura Italiana. Al contempo, parlandosi di Cavalle e Pampa Argentina, segnaliamo anche qualcosa che riguarda lontane mete turistiche: un sito dedicato alle Vacanze studenti e uno alla settimana bianca.

venerdì 23 febbraio 2007

Un Vaccarezza da far paura - 11


María Cristina Vacarezza Etcheverry

De la Coronilla y Azevedo, saremmo tentati di aggiungere.

Questa volta parliamo di una Vaccarezza-femmina, o Vaccarezzessa, da far paura. Costei si occupa di strizzare cervelli cileni, "tanto ligado al ámbito clínico como al laboral en la evaluación y selección de personal", come recita la sua homepage. Per questa sua attività i piloti della locale scuola aeronautica la chiamano affettuosamente "Ramada".

E' davvero singolare la straordinaria somiglianza fisica con il nostro amabilissimo ingegnere, tanto nella sguardo sornione e furbetto quanto nelle esigue dimensioni del seno.

Non siamo in grado di dirvi se sia proprio questa donna colei che cinse l'ambita corona di Miss Cile Universo, come risulta da questo articolo.

Certo è però che il Cile è un altro paese popolato di bizzarri Vaccarezza.

giovedì 22 febbraio 2007

Artisti per la cavalla


Una nuova sorpresa dell'etichetta (nera) musicale Valchiria: un cast di rinomati artisti, musicisti, bands e solisti vari si è riunito per dar vita a una produzione artistica di altissimo livello.

Si tratta di Artisti per la Cavalla, disco contenente vari brani dedicati al prolifico ingegnere Nicola, alla sua chioma corvina e al suo aggressivo bolide (ci riferiamo alla motoretta dotata di potente apparecchiatura bavarese, non al bolide organico dell'ingegnere).

E' stato così inciso il disco che potete vedere fotografato e riprodotto, e che non mancherà certo di allietare metallari, romanticoni e rockettari.

Ecco la scaletta dei brani ricompresi in questo fantastico CD:

1) Sting, The Female Horse's Back Right Leg (tr. it.: La zampa posteriore destra della Cavalla).
2) Fabio e i Quattro CA, Batuffolino Batuffoluccio (versione dedicata a Vaccarezza), tratta dall'album "Parole Romantiche".
3) Chicago, Take me back to Rivarola
4) Claudio Cammelli Vocals & Drums Band, Vaccarezza tu sei una schifezza (sulle note di Va Pensiero).
5) Last Beach Boys: Surfin' Vaccaré
6) nicolaspinetto: La cavalla dormiva nella stalla
7) Bruno Lauzi: Sbronza su sbronza
8) Franco Risso & The Noises: Cacofonie per Vaccarezza
9) Al Bano: Nostalgia Caviglia
10) Kazzulaband: Magicabula
11) Children of Bodom: Smash The Vaccaré, Fuck The Ingegné

Il disco può essere richiesto tramite il Servizio Prenotazioni Online Valchiria.

mercoledì 14 febbraio 2007

Un Vaccarezza da far paura - 10


Eccoci finalmente giunti al decimo Vaccarezza da far paura.

Stavolta vogliamo narrarvi del simpatico Simone Vaccarezza, vissuto nell'Ottocento e autore di libri che all'epoca riscossero un enorme successo.

Tra i capolavori del nonnino si annoverano testi quali:

All'egregio merito del reverendo teologo Francesco Miglior pel quaresimale detto nella cattedrale di Cagliari nel 1865, che è un sonetto elogiativo di un prelato sardo che arrotondava facendo il barista;

Ernesto Renan francese scrittore della vita di Gesu Cristo, di cui non riconosce la Divinita riepilogando bestemmie, errori de tempi piu remoti e moderni, libro che incorse i fulmini della chiesa tosto comparso nel 1863, che invece contiene un severo atto d'accusa contro lo scrittore Renan, tacciato di blasfemia in quanto astemio;

e soprattutto il mitico

La via crucis ed altre cose tenere e divote, atte ad alimentare la pieta e la fede, composto probabilmente nel 1864: una summa del pensiero vaccarezziano, che si è in parte trasfusa nel sangue e nei visceri del suo celebre discendente. Ci riferiamo ovviamente al nobilissimo ingegnere Nicola Vaccarezza.

Per avere maggiori informazioni su Simone Vaccarezza, avo in linea diretta dell'amabile Nicola, si può utilmente consultare la pagina internet del sistema bibliotecario sardo a lui dedicata.

lunedì 12 febbraio 2007

L'impero della Cavalla


Dopo che in una recente, infuocata serata di Porta a Porta alcuni giornalisti si sono avvicendati a criticare le gesta del potente ingegnere Nicola Vaccarezza e il suo presunto strapotere mediatico, la Cavalcare Corporation, incitata in tal senso anche dalla Commissione Bicamerale di Vigilanza sui Mercati e la Concorrenza e dall'Authority competente, ha deciso di rendere pubblico il proprio organigramma per i mezzi di informazione.

Di seguito potete leggere e farvi un'idea sulla organizzazione dell'impero Vaccarezza. Sono inoltre presenti i link a singoli post di questo blog in cui si parla delle organizzazioni sociali in questione.

Società possedute (carnalmente) dall'Ing. Vaccarezza

1) N.A.T.I.C.H.E. : Nuovissima Associazione Tipi Intelligenti Che Hanno Eccelso, si occupa di misurazione scientifiche.

2) F.E.G.A.T.O.: Fondazione Equina Giochi, Alcolismi, Tabagismi, Orge, organizza gli eventi targati Cavalcare. A quest'altro link se ne può leggere l'organigramma dettagliato:

Consiglio di Amministrazione: Claudio Cammelli, Francesco Maria Risso, Massimo Boldi;
Collegio sindacale: Pietro Lucchetti, Joseph Ratzinger, Tarcisio Bertone;
Revisori (e regolatori) dei conti: Mauro TK Rivara, Ilaria Stricnina L'Anata;
Amministratore Delegato: gatto Baluardo (di proprietà di Nicola Vaccarezza);
Buttafuori: Nicola Pinsetto, Jacques Chirac (in litigio tra loro).

3) Agenzia di stampa Rodeo è un'agenzia giornalistica, come ANSA, ADNKRONOS etc.

4) Cavalcare Corporation (pron.: corporescion) è la capofila delle varie altre società, di cui detiene i pacchetti sociali di maggioranza. Presidente di questa potente e pericolosissima società è l'ineffabile ingegner Claudio Cammelli.

5) Cavalla Investigations s.p.a. Si occupa di investigazioni, intercettazioni e osservazioni "particolari".
Amministratore Delegato: Dott. Francesco Maria Risso.

6) Cavalcare & Cavalcare Inc.
: Branca statunitense della Cavalcare Corporation.

7) Cavalcare ONLUS: si occupa di beneficenza per i poveri e gli assetati.

8) Nicola Vaccarezza Fight Club: società che gestisce una palestra per attaccabrighe. Ha sede a Rivarola.
Portavoce: Dott. Flaccido Energetici.

9) Edizioni Cavalcare s.p.a.: Casa editrice citata anche su wikipedia.
Amministratore Delegato: Ing. Claudio Cammelli.
Revisore editoriale: Dott. Il Duodeno.

10)
Editions Chevaucher: branca francofona della Cavalcare.

11) Cavalcare Press: branca anglofona della Cavalcare.

12) Cavalcare & Cavalcare Corporation: multinazionale che si occupa dello sfruttamento del marchio VARCARE, copyright di Nicola Vaccarezza, nonché di Nicola Vaccarezza stesso.

13) Etichetta musicale Valchiria: casa discografica dalle tendenze spiccatamente romantiche.

14) Ufficio Stampa particolare dell'Ing. Nicola Vaccarezza: è una branca dell'Agenzia di Stampa Rodeo.
Sappiamo soltanto che la Divisione Protezione Legale Marchio Cavalcare di questo Ufficio è diretta dal Dott. Spavaldo Paralitici.

15) Nicola Vaccarezza Inc.: società che si occupa esclusivamente del benessere dell'ing. Vaccarezza. In passato ha avuto occasione di polemizzare con Alessia Marcuzzi.
Il segretario particolare aggiunto del capo ufficio stampa della Nicola Vaccarezza Inc. è il sig. Ottavio Salamoni.

Acquisizioni sociali, compartecipazioni azionarie

1) Armando San Carlo s.p.a.
2) Patatine Rodeo

Joint Venture

1) Bompiani - Edizioni Cavalcare
2) Edizioni Sassoscritto - Edizioni Cavalcare

Altro

Personale di cui non si è mai compresa con chiarezza l'attività:
l'ingegnere capo Eritema
il commissario alla produttività aziendale Sarmazio

mercoledì 24 gennaio 2007

Le Edizioni Cavalcare al supermercato


Chi può cavalcare e chi no

Con questo discriminatorio titolo un supermercato ha dedicato a Vaccarezza le pagine del suo sito internet. Si tratta della Coop di Firenze.

Tale bizzarro esercizio commerciale ha pubblicato sul proprio sito internet un articolo, corredato di equinità e del libro delle Edizioni Cavalcare che potete vedere riprodotto qui a fianco, di notevole interesse.

Il libro in questione è uno dei più grandi successi di Susan Garvin, equinologa, e si intitola Essere Cavallo. La mia Routine, Edizioni Cavalcare - Edizioni Sassoscritto, 620 pagine, € 48.00. Con una prefazione di Oscar Luigi Scalpitano.

Voci di ben informati fanno sapere che la Garvin sta per pubblicare la sua nuova fatica, che si dovrebbe intitolare Le mie cavalcate.

martedì 16 gennaio 2007

Tornano i sentimenti


Riceviamo da un illustre studioso di comportamenti umani e musicologia comparata (Dott. Il Duodeno, ex-presidente onorario della "V.E.S.C.I.C.A.", ossia "Vecchia Entità Sociale - Cavalle In Calore & Affini") la seguente segnalazione.


"Dopo l'insperato successo del singolo "Batuffolino Batuffoluccio", vero tormentone di quest'autunno che sembra non finire mai, Fabio e la sua Band sono tornati in studio forzando i tempi, e dalla settimana prossima sarà sugli scaffali il nuovo STREPITOSO singolo:

"Gondolì Gondolà" di Petter-Bognanni

Per i fans ecco un succulento anticipo del testo:

Un'inglesina, sul Canal Grande,
guarda la luna, sospira e fa:

Coro: "Gondola, gondola, gondolì
gondola, gondolà".

Un fornaretto sentimentale,
s'affaccia al ponte e canta così:

Coro: "Gondola, gondola, gondolà,
gondola, gondolì".

Lei gli sorride, lui le fa l'occhietto
e, tutto a un tratto, nasce l'amor.

Ritornello: Ogni notte a Venezia,
con un quarto di luna,
scivola sulla laguna
il più bel sogno d'amor.

Coro: "Gondola, gondola, gondolì
gondola, gondolà.
Gondola, gondola, gondolì
gondola, gondolà".

Sono innamorato,
sei innamorata
il sole splende per noi
splende sul mio viso
splende sul tuo viso
e tu sei più bella che mai.

Giovane
giovane
giovane
hai tutta una vita
da vivere ancor
fermala al volo
bella com'è
giorno per giorno
tutta per te
giovane
giovane
giovane
sei come me.

Finalino: Giovane....
giovane....
giovane....
giovane...."

giovedì 11 gennaio 2007

Ritorna Deredro

Dopo una meditabonda pausa silenziosa apriamo una nuova categoria di post su questo blog.

Torniamo a pubblicare alcuni vecchi successi di un altrettanto vecchio sito internet, dedicato al leggendario signor Rodrigo Deredro, amatore di grande successo, pari quasi a quello del munifico e fecondo ingegner Nicola Vaccarezza.

Cominciamo con il pubblicare un vecchio articolo in romanesco, scritto da un burino di nome Marcello, intitolato Er Cor Gentile.

A Rodrì, cià 'n gran cor gentile!

Aò quer fracciccone de Dirado manco s'o sogna 'n cor gentile come quello de Rodrigo Deredro! Anfamone!
Quello che ve voio dì è che quer fratello ignobbile nun cià la classe, nun ce saffà come Rodrigo... è nartro pianeta.
Io me ne stavo con degli amici miei sulla spiaggia de Ostia lido, ce avemo na passione pe le motociclette e le scazzottate, sà com'è. Nsomma che ce stavamo a passà na serata, con due sgommate e due cazzotti tra na birra e nartra. Nun te vedemo sto gran pezzo de carne de Rodrigo, e poi Rodrigo, passà? Aò era lui! Ve dico che era lui!
Fortuna che quella fracciccona d'a sorella de namico mio, er Gianni, ciaveva na macchinetta fotografica di quelle che le usi e le getti e lappresa e ja fatto na foto secca, così come je veniva, subbito de stinto! Aò! Nun ce crederete! Jé venuta! Ed ecchivela 'ccà! C'è Rodrigo 'n tutto 'r sù sprendore virì! Stava passando de lì, io penso, perché deve avè fiutato che vicino annoi ce stava 'na tenda con dentro certe straniere, e così deve avé corpito. Anvedi sto sventrapapere de Rodrigo...
'Mbé, ve stavo a raccontà che cià 'n gran core, quer Rodrigo, e che io penso che è 'nvero romantegone. Ciaveva li rododendri nmano! Jelovvisti io! Aò ce stanno pure nea fotografia, guardà pé crede!

Marcello