lunedì 22 dicembre 2008

Le sette meraviglie del mondo

Molti scrittori antichi, tra i quali Ciccerone, Sallustio, Esculapio e Insolenzio si sono dilungati in lodi eccessive delle Sette meraviglie del mondo.

"Oh, come sono belli i giardini pensili di Babilonia", esclamava Erodoto. "Ma vuoi mettere la Piramide di Cheope", gli rispondeva Finuzio. "Quanto mi piacce il Mausoleo di Alicarnasso", interveniva Rapendolo. Ed ecco che interloquiva Sardonico, per affermare: "Il Faro di Alessandria d'Egitto è molto meglio di tutte quelle quisquilie".

Ma tutte queste beghe appartengono ormai al passato remoto. E' tempo di rinverdire i fasti delle Sette Meraviglie del Mondo. Proprio l'altro giorno il sempre più bell'ingegnere Nicola Cavalcare Vaccarezza ha dettato le sue ultime volontà in fatto di meraviglie. Il suo fedele scrivano Claudio Cammelli ha trascritto con scalpello e martello su una voluminosa lapide le Meraviglie del Mondo secondo Cavalcare.



Eccole, dunque.

1) La Tagliola di Carpenissone. Trattasi di locanda estinta, secondo i ben informati. Pure detta Il Cimitero dei Cinghiali, ha fornito più di una volta bagarozzi, frizzi e sollazzi alla Cavalla.
2) La folta, corvina criniera di Amauro Rivara. La bellezza di questi fluenti capelli, che il Cavalcare ama accarezzare sorseggiando brandy, è nota in tutto il comprensorio di Cogorno e di Sanpierdicanne. Ed è assai invidiata dal geografo Fabio Pieders.
3) La pista da motocross di Calvari. Ridotta oggi a un cumulo di rovine fumanti, essa conserva ancora parte del fascino antico.
4) Una meraviglia in lingua inglese: Clay Feet Giant, che non deve tradursi come "Il gigante dai piedi d'argilla", ma più propriamente come "Il Clay dai piedi giganti". Il fedele servitore della Cavalla è così entrato nell'immarcescibile memoria delle future generazioni.
5) Il campeggio di Thalkirchen a Monaco. Luogo di dubbio pregio architettonico, scelto probabilmente dal Cavalcare per ragioni sentimentali, forse in ricordo di una temporalesca mattina di inizio ottobre durante la quale egli passeggiava in quel luogo vestito solo di un accappatoio marròn, di un paio di ciabatte MADIGAN blèu e di un voluminoso coltello.
6) Le spassose barzellette di Nicola P. Insetto. Si tratta di prelibati frutti dell'ingegno umano.
7) Il Baiciotto di Via Veneto. La più fulgida tra le meraviglie, ricettacolo di ogni prelibatezza gastronomica.

martedì 21 ottobre 2008

Opinioni su Cavalcare

La redazione centrale del Ministero per l'Auscultazione dei Sussurri della Stampa e dell'Editoria (MASSE) ha recepito le seguenti dichiarazioni di alcuni personaggi pubblici riguardo al delicatissimo ingegnere Nicola Vaccarezza.

Le riportiamo di seguito, prive di alcun commento.



"Che belle fattezze che ci ha quello. Un uomo tutto d'un pezzo. Morbido, ma un pezzo solo.
E' dolce affondare le mani in quella carne soffice".


Laure Manaudou, nuotatrice.


"Quel Vaccarezza deve piantarla immediatamente di spargere male voci sul mio conto, e soprattutto di seminare male lingue. Proprio l'altro ieri mi trovavo nel giardino di casa con il mio cane Proust, che ha scavato una buca per sotterrare il suo osso nuovo fiammante. Scava che ti scava, ha portato alla luce una grossa giara completamente piena di lingue. Potete ben immaginare chi ce l'abbia seminata".

Umberto Eco, uomo con cappello.

"Nutro nei confronti di Cavalcare tutta la stima e il rispetto che si possono concepire. La sua persona irradia una luce magica, e io ne sono completamente avvinto. Amo Cavalcare, ciò che fa e ciò che dice".

Angelo Branduardi, uomo con capelli.



"Nicola Vaccarezza è stato il grande sogno erotico della mia giovinezza".

Maria Giovanna Elmi, donna famosa.


"Quando Vaccarezza mi ordinò di fargli da testimonial per il suo commercio di scatolette di gabbiano ne fui immensamente, profondamente onorato.
Avevo vissuto numerosi momenti importanti nella mia vita, ma mai una personalità del calibro di Vaccarezza mi aveva concesso tanta benevola attenzione".

Luciano Pavarotti, cantante lirico.


"Tempo fa Cavalcare mi sfidò a una gara di ascelle, dicendomi di essere stato azzurro di ascelle. Io a quel tempo non sapevo cosa significasse, perché non sapevo manco da che parte ero girato. Poi mi spiegò le regole di quella disciplina. Ci sfidammo e lottammo duramente. Alla fine riuscì a battermi, ma riconobbe che le mie ascelle gli avevano dato un bel filo da torcere".

Rino Gattuso, calciatore calabrese.

"Vaccarezza è un uomo piacevolissimo alla vista, al tatto e all'olfatto"

Michelle Hunziker, donna.

venerdì 17 ottobre 2008

Rimpasto in casa Cavalcare


L'odorosissimo ingegner Nicola Vaccarezza, destatosi da un sonno assai profondo, ha sgranchito le sue muscolose membra ed emesso un roboante proclama ai suoi numerosi e servizievoli collaboratori.

Egli ha comunicato la sua perentoria volontà di dare un bel rimpasto al suo impero. Questo il piano: tutta la sua industria pesante verrà fusa con l'industria leggera, per dare vita a una lega indistruttibile.

I principali dettagli dell'operazione sono i seguenti:

* La casa editrice Cavalcare verrà fusa in lingotti e ricostituita nella nuova sede di Toronto;
* L'impresa di liquefazione cani di Bengasi sarà resa maggiormente offensiva e munita di cinghie e catene di nuova generazione;
* Sarà riprogettata ex novo la sede del Centro Equino per la termovalorizzazione delle lucertole;
* Gli organi di FEGATO (Federazione Equina Giochi, Alcolismi, Tabagismi ed Orge) saranno trasferiti immediatamente in PANCREAS (Perentoria Associazione che Non Cura Reumatismi, ma Elargisce Alcool e Sesso);
* Gli enti di beneficenza vaccarezziani saranno immediatamente soppressi;
* Tutti i Sanbernardi di proprietà del sig. Vaccarezza saranno adibiti alla trazione di carrucole, argani, paracarri e turbine;
* L'impianto di compressione gabbiani sito in Clifden verrà ampliato con un nuovo siringone di cristallo acquistato dal fedele collaboratore Claudio Cammelli a un mercatino delle pulci;
* Il suddetto mercatino delle pulci verrà attaccato da truppe cammellate e immediatamente dimenticato;
* Le mani di colui che ha effettuato il rimpasto immortalato in questo stesso articolo verranno conservate per ricordo in una teca vitrea sita nel gelido frigorifero del sig. Nicola Vaccarezza.

lunedì 6 ottobre 2008

Fiction TV su Albert Einstein

La maggior parte dei cittadini italiani, sfaccendati e perdigiorno, ama costituire capannelli intorno alle porte degli esercizi commerciali, delle mescite di liquori e dei circoli sociali.

Se ci s'accosta, con fare indifferente, a uno di questi assembramenti, si intenderà facilmente su cosa vertano i discorsi degli italiani: sulla imminente nuova fiction (pronuncia: fik-sciòn) della RAI dedicata ad Albert Einstein (pronuncia: ain-stain)



Il fatto veramente eclatante è che lo spettinato bizzarrone verrà interpretato nientemeno che dal celeberrimo pensatore, magnate ed ingegnere Nicola Vaccarezza.

In realtà lo scapigliato cervellone (ovviamente stavolta ci riferiamo al Cavalcare) aveva già da tempo elaborato una sconvolgente LEGGE DELLA RELATIVITA'. Però, avendola lasciata a lungo nel suo cassetto preferito, essa è stata pubblicata per prima dall'Einstein, il quale ha pensato bene di registrarla con tanto di marchio di fabbrica e bollino SIAE (Società Implacabile per l'Alcolismo Estremo).

La dottrina della relatività vaccarezziana è in realtà enormemente più complessa e affascinante di quella del sedicente genio dalla cangevole nazionalità: essa coinvolge infatti anche argomenti che l'Einstein non si è neppure premurato di considerare, di natura sociologica così come teologica, epistemologica ed ermeneutica: tanto per fare qualche illuminante esempio - l'alcolismo ornitologico, il rogito dal profondo e il guano importuno.

mercoledì 3 settembre 2008

Qui passò Cavalcare


"Dopo essersi dato ai più sani piaceri del corpo, spesso il munifico ingegnere Cavalcare lascia il segno del suo ondivago passaggio".

Da AA.VV., Epistemologia equina applicata, vol. 16, pag. 2249.

lunedì 1 settembre 2008

Vaccarezza mugnaio

Otto giorni addietro, intorno alle ore 16, il poderoso ingegnere Nicola Vaccarezza si è risvegliato in una piscina olimpionica interamente colma di scarabei.

Privo di alcuno scrupolo, ma non prima di una sana nuotata rinvigorente, il mellifluo ingegnere chiavarese si è recato con alcuni dei suoi fidati collaboratori da un severo e misterioso Notaio, al quale ha ingiunto di rogare immediatamente un atto di acquisto di un mulino.

Il notaio, dopo aver accuratamente chiuso la porta del suo ufficio e aperto prudenzialmente la finestra, si è dato ai più truci rogiti, che hanno turbato la quiete degli ignari passanti. Ad ogni modo, pochi minuti e alcune migliaia di euro dopo, il Cavalcare è uscito dallo studio notarile - sempre seguito dai suoi fidi collaboratori - e si è recato nella località ove è sito il mulino testé acquistato.

Quivi giunto, ha posto ai ceppi i suoi fidati collaboratori, collegando le loro catene di metallo arrugginito alla potente mola del mulino; dopodiché, munitosi di un giunco, si è dilettato per alcuni minuti a sferrare sonore sferzate sulle natiche degli ossequiosi impiegati.

La mola ha così preso a roteare, prima lentamente, e poi in modo via via sempre più vorticoso. Purtroppo il Cavalcare ha dimenticato di porvi cereali, così come ha dimenticato legati alle catene i suoi umili collaboratori, che si trovano tuttora legati mani e piedi al temibile MULINO VACCAREZZA.

sabato 7 giugno 2008

Equinofile, Filippi, Ippocefali e Cavallomorfi


Grazie all'infaticabile opera dello Splendido Comitato Investigativo delle Opere di Cavalcare (Sciòc) la redazione di questo blog è venuta in possesso di un brano vergato da un celebre e prolifico scrittore nordamericano, Dan Brown (noto al grande pubblico per aver scritto con le sue stesse mani il libro Il Codice da Vinci). A quanto pare gli uomini di Sciòc si sono introdotti nella magione del Brown, sottraendogli il prezioso manoscritto.

Tale brano (redatto con una penna stilografica su fogli incartapecoriti e costellato di correzioni, sottolineature, cancellature e punti esclamativi superflui), secondo quanto riportato da Sciòc, costituirebbe parte del nuovo romanzo che lo scrittore sta per dare alle stampe in tutto il mondo, e il cui titolo pare sarà Il Codice Cavalla.

Tale volume, secondo quanto sostiene il Presidente di Sciòc, Matthew Die G. Hero, indaga i misteri della tentacolare organizzazione vaccarezziana, ed è ricco di riferimenti a segretissime cospirazioni, tranelli, complotti e vigliaccate varie commesse nel nome dell'equinità.

Ma bando ai preamboli. Questo il breve brano estrapolato, che descrive un misterioso rituale:

"L'equina sudava copiosamente. Le sue accolite si radunarono in cerchio intorno ad essa, intonando un canto gutturale che pareva uscito dai recessi di un antico tempio... Un'altra strana melodia pervadeva l'aria... D'un tratto comparvero altre sacerdotesse, in numero di quindici, muniti di teche di vetro... Le teche contenevano un misterioso liquido, che ballonzolava spumeggiando... Altri equinofili, riconoscibili da lunghe bende in cuoio che cingevano le loro vesti, si unirono al misterioso canto, inscenando strane danze... L'equina unì d'un tratto la sua voce possente e cavernosa, e il consesso rivolse lo sguardo verso di lui... d'un tratto trasse dalla tasca un contenitore di cuoio, e ne estrasse delle logore banconote... le gettò a un'equinofila... e bevve. Bevve con foga, senza posa, senza requie, quel misterioso liquido... e poi ancora...

L'equina si risvegliò improvvisamente. Aveva indosso soltanto una strana palandrana bianca e un paio di strane calzature... entrambe recavano una misteriosa scritta: MADIGAN. Forse un anagramma? Aveva uno strano odore sul corpo... e un coltello in mano..."



Bramiano di conoscere il seguito di questa misteriosa vicenda.

venerdì 9 maggio 2008

Manuale di tedesco per uomini bolsi

L'enfant prodige delle Edizioni Cavalcare, nonché gran sacedote di corte dell'impero mediatico e mefitico della Cavalcare Corporation, dottor ing. Claudio Camelie, ha da pochi minuti licenziato alle stampe il suo nuovo capolavoro.

Stiamo facendo riferimento a quel corposo successo che si intitola Deutsch einfach sprechen!, che significa Parlare con facilità il tedesco!.



Orbene, dobbiamo ammettere che il tedesco insegnato dal prof. Cammelli non è quello parlato dagli anziani docenti dell'Università di Tubinga. Non è il tedesco con cui si espressero Hegel, Goethe, Beethoven o il corpulento Helmut Kohl. No, niente di tutto ciò.

Si tratta di un tedesco un tantinello più popolano, più sincero e vitale se vogliamo (eccome se vogliamo). E' una lingua fatta di ammiccamenti, sguardi languidi, palpatine saffiche e ruttoni violenti. E' il Kamel-Deutsch, come è stato definito dal celebre linguista e batterista Tullio De Mauro.

Il libro, distribuito con profusione di copie presso le librerie dell'Hauptbahnhof e di Thalkirchen, è accompagnato da un pratico CD rivestito in poliuretano sul quale sono stati incisi a forza i più celebri e clamorosi rutti di Mauro Rivara.

Taluni si potrebbero domandare per quale ragione il titolo del libro termini con un imperioso quanto superfluo punto esclamativo. E' proprio quello che, in questo stesso momento, ci stiamo chiedendo anche noi.

P.S.: Nella copertina del valoroso libro si può ammirare il germanofono dott. Camelie circondato dalla Segretaria Particolare delle Edizioni Cavalcare Helmuta Bratwurst e dalla Corretrice di Bozze Aggiunta delle medesime Edizioni, Sigfrida Schinken.

giovedì 27 marzo 2008

Un Vaccarezza da far paura - 14

Stavolta parliamo di un valido pittore, Bartolomé Vaccarezza.

Nato e cresciuto in Argentina, costui ha dipinto quadri di insolita bellezza, raffiguranti scene di grande efficacia e dinamismo. Tali dipinti sono stati esposti negli Stati Uniti, in Brasile, Uruguay, Spagna e Francia, oltre che nella misteriosa e furibonda Taipei.

Uno tra questi dipinti colpisce in particolare l'attenzione: un maestoso ritratto del celeberrimo Cavalcare.

Nicola Vaccarezza è rappresentato in un suo notorio momento di furia, e cioè quando apprese che il suo partito personale, il malevolo Partito del Nulla, era stato irrimediabilmente soppresso dalle competenti autorità.

lunedì 3 marzo 2008

Vaccarezza premier?


Di recente si susseguono le notizie che Sua Gagliardìa il meritorio ingegner Nicola Vaccarezza sia a un passo dal candidarsi alle imminenti elezioni politiche, al dichiarato fine di impossessarsi del temibile Palazzo Chigi nonché di tutti i preziosi oggetti ivi contenuti, tra cui un'antica tela del Parmigianino, derrate alimentari e un misteriosissimo e segreto otre.

La notizia è stata data recentemente, in via ufficiosa, dal famigerato blog Scavalcare, animato da loschi avversari di Sua Possenza Nicola Vaccarezza .

A quanto pare il procace magnate avrebbe fondato un partito nuovo di zecca, di cui avrebbe concepito il nome e il programma politico sei sere fa, mentre si trovava assiso in equilibrio instabile sopra venti noci di cocco appoggiate verticalmente una sopra l'altra.

Tale temibile partito si chiamerebbe (il condizionale è d'obbligo) PARTITO DEL NULLA. Esso avrebbe avuto l'incondizionato appoggio del sommo pontefice, in visita alla Magione di Cavalcare in occasione di un recente concerto di Vasco Rossi cui i due uomini di spirito avrebbero prestato ascolto in lieta compagnia.

I dieci punti salienti del programma di Sua Eccellenza sarebbero i seguenti:

* riscrittura completa della vigente Carta Costituzionale anagrammando quella esistente;
* depilazione forzata dei baristi;
* rescissione immediata dei negoziati di pace col bellicoso Stato di San Marino e autoproclamazione di Sua Perentorietà Nicola Vaccarezza a Monarca del Tritone;
* lauti compensi agli sfaccendati abitanti in zone agiate della penisola italiana, nonché di quella iberica;
* liberazione degli ostaggi (non è chiaro quali);
* proclamazione di una giornata di festa il 17 novembre;
* rapimento tramite i servizi segreti di Jacques Chirac (pron. Sgiàc Sciràc: è un nome francese) per metterlo segretamente al servizio della nazione italiana (a quanto pare come cuoco);
* sterminio sistematico di zanzare, piccioni e orpelli;
* trattati di amicizia e rispetto reciproco con stati ininfluenti come l'Armenia;
* aggressiva politica monetaria.

Secondo l'interpretazione di alcuni eminenti politologi (Giovanni Sartori, Bruno Vespa, Gianni Minà) quest'ultimo punto del programma politico verrebbe realizzato dal Cavalcare gettando con forza inaudita monete da 50 centesimi dalla sommità della sinistra Mole Antonelliana.

mercoledì 13 febbraio 2008

Un Vaccarezza da far paura - 13

Ritorna la rubrica più amata da Cavalcare. Eccoci dunque a un nuovo eclatante caso di Vaccarezza di successo.

Alludiamo a Monica Vaccarezza, autrice di un fortunato libro intitolato 2130: il grande formicaio.



In un malvagio futuro, una megalopoli disinibita è stata costruita nella Pampa argentina da un misterioso magnate. Costui si sollazza nell'alcolismo sfrenato e maltrattando animali, mentre gli edifici crescono a dismisura. Insomma un duro j'accuse che, probabilmente, non verrà ascoltato.

sabato 9 febbraio 2008

What a dick

Reduce da un successo senza pari, capace di mettere in ombra bestseller del calibro di Mondo senza fine, Harry Potter e i doni della morte e persino il temibile Guerra e pace, il capolavoro di Nicola Vaccarezza Cazzo me ne frega? sbarca ora sulle rive del Tamigi e tra le coscione della malvagia Statua della Libertà.



In altre parole, il grande successo filosofico che ha fatto la fortuna delle Edizioni Cavalcare è stato tradotto in lingua inglese e pubblicato, con tanto di carta, copertina e codice ISBN. Ora il volume, di cui si può ammirare la stupenda copertina qui sopra, è disponibile per università, centri di ricerca e anche per tutti i semplici appassionati di cose belle.

Ecco stralci di alcune delle recensioni:

New York Times: "An enormous work... Vaccarezza brings us over, beneath and also elsewhere".

The Times: "A Philosophical view over every-day life and a way to keep troubles away from mind".

Herald Tribune: "It's not the usual stupid book. It's something more".

Wall Street Journal: "Maybe a good job, but what a pity for the cover".

lunedì 21 gennaio 2008

La scoperta della religione



Con grande profluvio di buoni sentimenti e di afrori le impavide Edizioni Cavalcare hanno da poco dato in pasto ai tipografi il nuovo capolavoro di Fabbio Peder. Si tratta di Preghierone.

Il Peder traccia le tappe del suo disordinato percorso spirituale, che lo ha portato, seppure fuggevolmente, ad abbracciare la Vera Fede.

Attraverso rinunzie e sacrifizi, utilizzando un costosissimo cilicio interamente fabbricato in silicio, Fabbio ha deciso di frapporre tra il suo nome e il suo cognome, così come tra le sue pudìche cosce, il soprannome di "Timordiddio".

In occasione della conferenza mondiale di presentazione della Sua opera, avvenuta in località Via Veneto lo scorso sabato, egli ha affermato:

"Fa sempre piacere una birretta".